Se siete arrivati su questo articolo state cercando informazioni riguardo il funzionamento di un aspirapolvere centralizzato. Chiunque di noi ha familiarità con i classici aspirapolvere, quelli che utilizzano modalità di raccolta dei rifiuti nella maniera tradizionale. In realtà, i protagonisti di queste righe hanno origini più antiche di quello che pensiamo: già alla fine dell’800 abbiamo avuto modo di ammirare i primi esemplari di aspirapolvere centralizzato, ovvero con una soluzione che integra lo strumento all’interno dell’edificio che lo ospita. Ok, forse non è ancora chiarissimo: cerchiamo di evidenziare meglio quali sono le caratteristiche di questo oggetto, che cosa lo rende utile e quali sono le opzioni da prendere in considerazione per effettuare una scelta ottimale.
Aspirapolvere centralizzato: che cosa è?
Si consideri come detto che il suo utilizzo risale ai primi albori delle strumentazioni tecnologiche: in un primo momento e in alcune strutture è ancora in voga, l’aspirapolvere centralizzato veniva usato negli alberghi. Era sufficiente spostare il tubo e i bocchettoni nelle prese aspiranti poste nei vari ambienti per utilizzarlo nelle diverse zone dell’appartamento. In sostanza il funzionamento è semplice: all’interno di un locale pensato e adibito allo specifico scopo viene installato a muro una cosiddetta centrale aspirante, dove saranno presenti un motore e un serbatoio con una forte capacità di aspirazione.
Nel muro viene poi applicato un foro per lo scarico del microparticolato: gran parte del gioco è fatto. A questo punto un sistema di tubature fa l’altra parte del lavoro e andrà a collegare le singole stanze al motore centrale. In ogni ambiente ci sarà dunque una presa che verrà collegata al flessibile per procedere con le operazioni di pulizia che conosciamo bene perché identica a quella che svolgiamo con un classico aspirapolvere.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di un aspirapolvere classico?
Come è immaginabile, la scelta di un aspirapolvere non è quella ottimale per tutte le situazioni. Andiamo a vedere quali potrebbero essere gli scenari utili e in quali casi può essere possibile effettuare questa scelta: le persone che abitano in condominio dovranno in quasi tutte le circostanze evitare questa tipologia di aspirapolvere poiché sarebbe richiesti lavori in muratura piuttosto complicati da gestire. L’altra considerazione è di natura economica: l’investimento è piuttosto oneroso. visto che comporta una lavorazione professionale che deve essere fatta a regola d’arte per evitare futuri problemi. Si considerino però i vantaggi: il raggio d’azione è praticamente illimitato, visto che è possibile posizionare prese in qualsiasi ambiente di casa.
La potenza aspirante è di gran lunga superiore ad un normale aspirapolvere, oltre ad essere più maneggevole e anche più silenzioso, con tutti i vantaggi che queste caratteristiche possono portare. L’igiene generale ne trarrà un forte miglioramento, visto che ci saranno una diminuzione importante della reimmissione delle polveri.
Quali sono le valutazioni da fare prima di installare un aspirapolvere centralizzato?
Prima di tutto un occhio alla marca: in un ambito un po’ di nicchia, è importante selezionare accuratamente i produttori a cui rivolgersi. Giusto per citare alcuni nomi di sicura affidabilità possiamo menzionare AerTecnica, azienda italiana specializzata nella produzione della linea Tubò, l’azienda svedese Electrolux con il suo Beam, e la soluzione Nilfisk, proveniente da azienda tedesca. Un occhio particolare prima di effettuare la scelta riguarda i materiali, sebbene in questo campo sia difficile trovarne di scadenti: l’attenzione centrale va dedicata a quello che è il cuore di tutta l’installazione.
La qualità del motore e del filtro è la scelta più delicata che vi troverete a fare, per cui valutate a fondo le varie opzioni disponibili. L’altra considerazione riguarda il portafoglio: come detto non è la scelta più economica, quindi è il caso di preventivare un esborso economico tra i 1500 e i 3000 euro, che possono chiaramente variare in base alla grandezza dell’abitazione che si vuole coprire.
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